Vieni, o tu, che ognora io chiamo
Con dolcissime parole.
Vieni a me, che aspetto ed amo,
Come fior che aspetta il sole.
Nè temer per la laguna
Della torbida fortuna:
Sui tuoi giorni, amato mio,
Veglia ognor propizio il Ciel.
Ah! vieni t'affretta
Mio dolce tesoro,
Ti chiama, t'aspetta
Fedele il tuo ben.
Più nulla non bramo,
Se il Ciel mi concede
Ridirti che t'amo,
Stringendoti al sen.
Monserrat Caballé, en "Caterina Cornaro" de Gaetano Donizetti.
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