O del mio dolce ardor Bramato oggetto, L'aura che tu respiri, Alfin respiro.
O vunque il guardo io giro, Le tue vaghe sembianze Amore in me dipinge: Il mio pensier si finge Le più liete speranze; E nel desio che così M'empie il petto Cerco te, chiamo te, spero e sospiro.
Aria de la ópera Paride y Elena de Gluck, 1770. Libretto de Raniero de Calzabigi. Cantada por Anne Sofie von Otter
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